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Specialista in Chirurgia Generale
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  • POLIPI E TUMORI DEL COLON

    I Polipi del colon sono delle masse più o meno grandi di tessuto che si proiettano all'interno della sua cavità cioè nel lume.
    A parte alcuni polipi infiammatori chiamati anche pseudopolipi gli altri sono neoplastici.

    INDICE:

    1. COS'E' IL COLON

    2. COSA SONO I POLIPI DEL COLON 

    3. PROCEDIMENTO PER LA DIAGNOSI

    4. SINTOMI DEL CARCINOMA DEL COLON 

    5. TECNICA CHIRURGICA

        5.1 RESEZIONE DEL COLON LAPAROSCOPICA

    6. INFORMAZIONI DOPO L'OPERAZIONE DI RESEZIONE DEL COLON LAPAROSCOPICA

    1. COS'E' IL COLON

    Il Colon è quel tratto di intestino che si estende dall'ileo all'ano.
    Si divide in Colon destro e Colon sinistro.

    Il Colon destro a sua volta è diviso in ceco, che riceve il materiale digerito dall'ileo, e che rappresenta il punto in cui è presente l'appendice, Colon ascendente, Flessura Epatica e parte destra del colon trasverso.

    Il Colon sinistro comprende invece la parte sinistra del Colon trasverso, la flessura splenica, il colon discendente, il Colon sigmoideo o Sigma ed il Retto che ne rappresenta la parte finale.

    Il materiale alimentare digerito viene riversato in forma liquida dall'ileo nel Ceco e con le contrazioni peristaltiche prosegue fino al retto.
    In questo percorso viene via via disidratato per essere poi escreto in forma di feci dall'ano.
    Una funzione importante del Colon è quella di assorbire acqua.

    2. COSA SONO I POLIPI DEL COLON

    I Polipi del colon sono delle masse più o meno grandi di tessuto che si proiettano all'interno della sua cavità cioè nel lume.
    A parte alcuni polipi infiammatori chiamati anche pseudopolipi gli altri sono neoplastici.
    La loro evoluzione è peggiorativa nel senso che compaiono generalmente come polipi benigni ( Adenoma) ma col tempo possono evolvere in Carcinoma che rappresenta il principale tumore del colon.
    La maggior parte dei polipi del colon sono asintomatici, a volte si evidenziano con perdite di sangue con le feci o con la ricerca del SANGUE OCCULTO nelle feci.
    Sono prevalentemente scoperti solo con la COLONSCOPIA che può anche essere curativa.
    Molti polipi specialmente quelli piccoli, possono infatti essere asportati dall'endoscopista.

    Per prevenire il cancro del colon dobbiamo fare tutti, uomini e donne, una colonscopia sopra i 50 anni di età!

    Nel caso ci siano casi in famiglia (genitori, fratelli, nonni) che hanno avuto polipi o tumori del colon, allora la colonscopia è indicata a 40 anni.

    3. PROCEDIMENTO PER LA DIAGNOSI

    Il modo migliore per esaminare il Colon è con l'Endoscopia.
    A seconda se si esamina parte o tutto il colon si distingue una anorettoscopia, una rettosigmoidoscopia o una colonscopia completa detta pancolonscopia.
    In molti centri questo esame viene eseguito in sedazione, senza avvisare il minimo dolore.
    Da alcuni anni esiste la possibilità di eseguire una Colonscopia Virtuale con l'ausilio di apparecchi TAC di ultima generazione.
    Le indicazioni a questo esame sono però limitate.

    Chiedete sempre prima al medico se è indicato fare una colonscopia virtuale perchè potreste rischiare di dover comunque fare anche una colonscopia endoscopica!

    4. SINTOMI DEL CARCINOMA DEL COLON 

    Il carcinoma del Colon può evidenziarsi con questi sintomi:

    • Colon Destro: Debolezza , Astenia o Anemia, Sangue occulto nelle feci, Malessere nella digestione, Dolenzia addominale a destra

    • Colon Sinistro e Retto: Alterazione delle abitudini intestinali, nel senso della comparsa di stitichezza o di diarrea che prima non c'era, sangue evidente anche rosso vivo nelle feci, sintomi da occlusione intestinale con dolore e ganfiore, sensazione di incompleta evacuazione con necessità di evacuare spesso.

    Come dato di laboratorio, il 70% dei pazienti con tumore del colon ha un aumento nel sangue del valore del CEA.
    Prima di essere sottoposti ad un intervento di resezione del colon è necessario completare le indagini con un esame TAC.

    5. TECNICA CHIRURGICA

    Il trattamento consiste in una resezione di un tratto più o meno ampio di colon eventualmente con i linfonodi regionali avendo cura di non disperdere cellule tumorali in addome.
    Dopo la resezione si esegue una sutura dei due tratti di intestino, la cosidetta anastomosi, che può essere eseguita manualmente o con l'ausilio di apparecchi sofisticati che tagliano e cuciono direttamente i tessuti.
    Attualmente la resezione del colon è possibile nella maggior parte dei casi eseguirla per via Laparoscopica.

         5.1 RESEZIONE DEL COLON LAPAROSCOPICA:

    Consiste nell'eseguire l'intervento di resezione del colon attraverso delle miniincisioni da 5 a 12 mm come punto di ingresso di un'ottica e degli strumenti.
    L'addome viene disteso con del gas (anitride carbonica).
    Spesso è necessaria la cosiddetta "incisione di servizio", una piccola apertura dell'addome generalmente sopra il pube, per far uscire all'esterno il pezzo di colon asportato.
    La tecnica non varia rispetto all'analoga "open" cioè a quella laparotomica, ma è sicuramente più precisa in quanto viene eseguita con strumenti piccoli e delicati, con un ingrandimento di tutti i tessuti e con la necessità di limitare le perdite di sangue, pena la ridotta visione del campo operatorio.
    E' riconosciuto che coloro che sono sottoposti ad interventi laparoscopici hanno meno necessità di trasfusioni di sangue.

    La resezione del colon laparoscopica garantisce una resezione oncologicamente corretta, cioè sia il tratto di colon asportato che i linfonodi sono assolutamente adeguati e sovrapponibili all'intervento tradizionale senza però averne i vantaggi che sono:

    1. Ridotto dolore post-operatorio

    2. Minori complicanze respiratorie post-operatorie

    3. Più rapida ripresa dei movimenti intestinali e quindi della canalizzazione.

    4. Rapida mobilizzazione degli operati.

    5. Degenza più breve

    6. Più rapida ripresa dell'attività lavorativa.

    6. INFORMAZIONI GENERALI DOPO L’OPERAZIONE DI RESEZIONE DEL COLON PER VIA LAPAROSCOPICA del Dott. Carlo Farina:

    L’intervento è stato eseguito circa 3-7 giorni fa, i tubi di drenaggio sono stati estratti ed ormai possiamo considerare che le maggiori preoccupazioni e pericoli per l’intervento sono stati superati.
    I dolori post-operatori che inizialmente sono stati trattati con la pompa-siringa e poi con iniezioni di antidolorifici al bisogno, attualmente sono lievi e controllabili grazie ad una leggera terapia antidolorifica che permetterà una vita regolare.
    Anche la defecazione non è un evento preoccupante, se non avviene spontaneamente, le verrà somministrato un blando lassativo.

    In generale le sue abitudini intestinali, non variano sostanzialmente dopo l’intervento: le persone tendenzialmente stitiche potrebbero, specialmente nei primi mesi, ottenere un temporaneo beneficio ma col tempo si i riacquisteranno le stesse abitudini del preoperatorio.
    Non dovrà seguire diete specifiche per il futuro, consideri solamente che il passaggio dai cibi semiliquidi che ha ricevuto durante il ricovero ai pasti normali , deve avvenire in circa dieci giorni.
    Quindi inizialmente assuma passati di verdure, pastina, formaggi molli e frutta cotta, per poi passare alla pasta, carne bianca e pesce e frutta fresca e quindi a tutto il resto.
    Eviti cibi pesanti per la digestione tipo i fritti, gli olii cotti, i pasti eccessivamente abbondanti e gli alcolici per 3 settimane, mentre è bene bere almeno due litri di liquidi al dì.

    La ferita è chiusa e ben consolidata.
    Può fare la doccia senza preoccupazione.
    Solo la ferita del tubo di drenaggio dovrà essere disinfettata, dopo la doccia, e coperta con un cerottino ancora per qualche giorno.
    Le è stato prescritta un'iniezione sottocutanea giornaliera di un farmaco che previene le tromboflebiti.
    Le iniezioni sono molto semplici da eseguire e possono essere fatte direttamente dall'operato.
    Il lavoro può essere ripreso tra circa 2 settimane. 

    In questo periodo di convalescenza, dovrà riprendere gradatamente un’alimentazione regolare ed un’attività fisica che le consentirà una completa autonomia.

    Dopo l’intervento il paziente potrà osservare una delle seguenti situazioni:

    Dolore di intensità variabile a livello della spalla destra.
    E’ un riflesso da distensione del diaframma, tipico degli interventi in laparoscopia. Andrà diminuendo fino a scomparire in 5-7 giorni.Compare in circa il 20 % dei casi e risponde agli antidolorifici

     Dolori a livello delle microferite addominali. Generalmente sono accentuati dagli sforzi e dai colpi di tosse e scompaiono in circa 2 settimane.

     Senso di gonfiore addominale. E’ causato dalla distensione gassosa dell’addome durante tutti gli interventi in laparoscopia e dal rilassamento dei muscoli in seguito all’intervento. Scompare spontaneamente con la ripresa di una normale attività fisica.

     Stanchezza e senso di spossatezza:scompare in 2-3 settimane. Tali situazioni sono normali e previste e non devono destare alcuna preoccupazione altrimenti il paziente dovrà avvisare l’equipe chirurgica che rimane a disposizione ai numeri sovraesposti.



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