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Specialista in Chirurgia Generale
chirurgia@carlofarina.it
  • APPENDICITE

    L'Appendice è un tratto del nostro intestino che si trova a livello del Cieco.
    Il Cieco è l'inizio del colon.
    Il materiale digerito dal piccolo intestino o intestino tenue, si riversa nel cieco e da li prosegue nel colon fino al retto da dove viene espulso con la defecazione come materiale fecale.

    INDICE : 

    1. COS'E' L'APPENDICITE

    2. SINTOMI DELL'APPENDICITE

    3. TECNICA CHIRURGICA 

        3.1. APPENDICECTOMIA LAPAROSCOPICA

    4. INFORMAZIONI DOPO L'OPERAZIONE DI APPENDICECTOMIA LAPAROSCOPICA

    1. COS'E' L'APPENDICITE 

    L'Appendice è a forma di un piccolo sacchetto conico a fondo chiuso.
    Fino all'età di circa 15 anni è ricco di follicoli linfatici tipo quelli che occupano le tonsille dei ragazzi.
    Dopo quest'età si atrofizza, diventa fibrotica e la cavità situata al suo interno cioè il suo lume, si oblitera.

    L'ostruzione acuta del lume appendicolare, causata da un rigonfiamento della parte linfatica, o da detriti fecali, da concrezioni o da parassiti, causa un'infiammazione definita come APPENDICITE ACUTA.
    Poichè la posizione dell'appendice rispetto al cieco può variare, potendo trovarsi anche dietro l'intestino come la cosiddetta appendice retrocecale, anche i sintomi dell'appendicite possono variare. Tipicamente iniziano con dolore addominale centrale, tra lo sterno e l'ombelico, per poi spostarsi in basso a destra, nella zona tipica: la fossa iliaca destra.

    2. SINTOMI DELL'APPENDICITE 

    I sintomi dell'appendicite sono variabili e soltanto la metà dei casi il paziente si presenta al chirurgo col classico dolore addominale in basso a destra nella cosiddetta fossa iliaca destra. Generalmente i primi sintomi sono rappresentati dal dolore addominale sotto lo sterno, che poi andrà a localizzarsi in fossa iliaca destra. A questo quadro si accompagnano sintomi come malessere, nausea e vomito, difficoltà nei movimenti della gamba destra e costipazione. Attenzione ai sintomi delle appendiciti retrocecali , quelle appendici cioè che si trovano posteriormente e che NON danno sintomi adddominali ma spesso lombari comunque posteriori.
    La febbre può comparire frequentemente.

    Le analisi cliniche con la visita di uno specialista possono chiarire la diagnosi. I Globuli Bianchi speeso aumentano ( la cosiddetta Leucocitosi)
    Una Ecografia può mostrare liquido libero nel peritoneo.
    La diagnosi è particolarmente difficile nei giovanissimi e negli anziani perchè spesso mascherano i sintomi.

    Se l'appendiciteè trattata precocemente con antibiotici, spesso si assiste ad una regressione dei sintomi altrimenti il  trattamento di un'appendicite acuta è chirurgico.
    Se non trattata può evolvere in un quadro di ascesso e peritonite.

    3. TECNICA CHIRURGICA 

         3.1 APPENDICECTOMIA LAPAROSCOPICA : 

    L'intervento consiste nell'asportare l'appendice sezionandola e chiudendo con dei punti la sua base d'impianto.
    Questo intervento preferisco sempre farlo per via laparoscopica cioè attraverso tre incisioni di pochi mm di cui una a livello ombelicale.
    Si entra con un'ottica che mi permette di valutare bene anche gli organi vicino. Nelle giovani donne la laparoscopia è particolarmente importante poichè mi permette di valutare lo stato delle ovaie e della tuba che, quando infiammati, possono simulare un'appendicite acuta.

    Da pochi anni eseguo l'intervento con una moderna tecnica che prevede una sola singola incisione ombelicale:
    la cosiddetta SINGLE INCISION LAPAROSCOPY o SILS con indubbi vantaggi estetici e un ridotto dolore postoperatorio.

    4. INFORMAZIONI GENERALI DOPO L’OPERAZIONE DI APPENDICECTOMIA LAPAROSCOPICA del Dott. Carlo Farina

    L’intervento è stato eseguito circa 2-3 giorni fa, i tubi di drenaggio (se sono stati posizionati) sono stati estratti ed ormai possiamo considerare che le maggiori preoccupazioni e pericoli per l’intervento sono stati superati.
    I modesti dolori post-operatori che inizialmente sono stati trattati con la pompa-siringa e poi con antidolorifici al bisogno, attualmente sono lievi e controllabili grazie ad una leggeri analgesici che permetteranno una vita regolare.

    Anche la defecazione non è un evento preoccupante, se non avviene spontaneamente, le verrà somministrato un blando lassativo.Il lavoro può essere ripreso tra circa 10 giorni. Questo periodo di convalescenza, le servirà per riprendere gradatamente un’alimentazione regolare ed un’attività fisica che le consentirà una completa autonomia. Dovrà aspettare 3 settimane dall’intervento per riprendere l’attività sportiva.

    L’alimentazione deve essere completa e sana, considerando che il passaggio dai pasti leggeri e semiliquidi ai pasti normali, deve avvenire in circa dieci giorni. Inizialmente quindi assuma passati di verdure, pastina, formaggi molli e frutta cotta, per poi passare alla pasta, carne bianca e pesce e frutta fresca e quindi a tutto il resto.
    Eviti cibi pesanti per la digestione tipo i fritti, gli oli cotti, i pasti eccessivamente abbondanti e gli alcolici per 3 settimane, mentre è bene bere almeno due litri di liquidi al dì. La ferita è chiusa e ben consolidata. Può fare la doccia senza preoccupazione. Solo la ferita del tubo di drenaggio dovrà essere disinfettata, dopo la doccia, e coperta con un cerottino ancora per qualche giorno.

    Dopo l’intervento il paziente potrà osservare una delle seguenti situazioni:

    • Dolori a livello delle ferite addominali specialmente quella ombelicale. Generalmente sono accentuati dagli sforzi e dai colpi di tosse. Si attenuano fino a scomparire in 7- 10 giorni.

    • Gonfiore addominale. E’ causato dal rilassamento dei muscoli in seguito all’intervento. Scompare spontaneamente con la ripresa di una normale attività fisica.

    • Febbre : avvisare l’equipe operatoria per escludere eventuali infezioni della ferita ( possibili nel 20% dei casi e trattate con medicazioni ambulatoriali.

    Per ogni ulteriore informazione o in caso di necessità restiamo a disposizione presso i nostri recapiti.



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